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martedì 12 ottobre 2010

...da Firenze a L'Aquila il 10/10/2010

La tappa a San Pietro a Coppito è tappa forzata, chi ci è già stato ci torna e non può essere diversamente.
Ci dicono che la maggior parte di quel quartiere non potrà essere recuperato....
Che posso fare io con le mie matite?
Rimango nel dubbio di un gesto inutile e inizio a disegnare rapidamente e riassumo nel tratto quello che sento...
Un cane ci segue da un po', segue chiunque entri nella zona rossa, a lui non serve un caschetto e nemmeno un permesso, ogni tanto si sdraia a riposare. Sul mantello trasandato hanno aderito colori e frammenti di materiale vario raccolti qua e là in centro. Verrebbe voglia di dargli una bella strigliata, ma ha un collare e forse è di qualcuno e forse è di tutti...

giovedì 29 luglio 2010

Il leone di San Pietro a Coppito - 2


Domenica 25. Lungo giro per uno dei quarti del centro storico, dove la devastazione è terribile: la Prefettura, ad esempio. Tutti gli edifici sono sorretti dalle esili e fitte ragnatele di tubi innocenti o da più solide travature in ferro. Cosa disegnare, dove iniziare?
Desidero tornare dal "mio" leone di San Pietro a Coppito. Forse per deformazione professionale è scattata un'empatia tra me e questo animale antico, anche se di marmo. Mi pare esprimere il lutto e lo status di questa città svuotata della sua vita, violentata nella sua forma. Ci accompagna Franco, un aquilano gentile e pieno di rabbia allo stesso tempo.
Ho disegnato il leone su carta ricavata da un sacchetto del mercato, usato. Carta povera, provvisoria e spiegazzata, pronta a diventare detrito, a meno che un utilizzo diverso non le doni una nuova vita. Un po' un auspicio, un po' un senso di affinità con il soggetto e il contesto. Comunque è buona per il chiaroscuro con i pastelli cretacolor.

lunedì 26 luglio 2010

L'Aquila

Un grave lutto, il caos insieme alla calma, al silenzio, al vuoto.

Mancano voci, mancano ricordi, mancano presenze, mancano affetti.

Perdono importanza fatti e cose che fino a ieri sembravano indispensabili ed essenziali, si torna con la mente a cercare il significato più profondo dell'esistenza.

Con lo sguardo inquieto, incapace di fermarsi su un oggetto specifico, si vaga alla ricerca di qualcuno, di qualcosa che ci faccia ritornare alla vita e ci faccia uscire da questa calma vuota per avere di nuovo una speranza.
Angela Maria Russo

lunedì 12 luglio 2010

I vigili del fuoco


Piazza di San Pietro a Coppito. Alcuni vigili del fuoco accompagnano un gruppo. Ci osservano e ci chiedono di mantenere sempre il caschetto. Le targhe delle numerose squadre di vigili del fuoco che hanno realizzato i lavori di messa in sicurezza hanno attirato la mia attenzione. Gli aquilani hanno un grande affetto verso questi ragazzi che per primi si sono occupati di loro.

giovedì 8 luglio 2010

Piazza di San Pietro a Coppito


4 luglio - Così si presenta la Piazza di San Pietro a Coppito. Colpisce il silenzio assoluto interrotto solo dalle grida dei rondoni e dalle campane che risuonano in lontananza ... dopo un pò si ha nostalgia anche del passaggio di una macchina. A casa sono andato su maps google ed ho cercato con street view l'immagine della piazza rimasta aggiornata a prima del terremoto e questo è il tragico confronto ...

Piazza San Pietro a Coppito


Un tempo doveva essere una bella piazza, questa di San Pietro a Coppito, con la splendida chiesa romanica e la fontana circondata da case d'epoca. Qui ci sono le macerie, soprattutto marmi, disposte a mucchi intorno alla chiesa. Il leone che ho postato sembra guardare afflitto questo triste e desolante spettacolo.
Mi sono fermata a disegnare non la chiesa, ma lo squarcio che ha messo a nudo una casa, certamente modesta, aperta come un barattolo e sfondata sul fianco. E' totalmente a nudo, ma la porta d'ingresso è intatta e chiusa; chissà se era abitata durante il sisma e se sono riusciti a scappare... il primo oggetto che ho disegnato è stato il gancio della gru, che pende macabro sulla scena. Era domenica, e i lavori erano fermi. Tutto era fermo.

martedì 6 luglio 2010

L'Aquila 04/07/10


Giornata emozionante passata a L'Aquila insieme a un gruppo di disegnatori, per raccontare con taccuino, matita e acquerelli lo stato attuale della città terremotata. Siamo stati accompagnati e guidati dalla ospitalità e sensibilità di Totò cittadino aquilano. All'inizio quando siamo entrati nella "zona rossa" è stato come se tutte le immagini che angolo dopo angolo i nostri occhi guardavano, ci cadessero tutte addosso. Nessuno di noi ha avuto il coraggio di tirare fuori il taccuino dallo zainetto prima di quaranta minuti che stavamo lì. Ma quando siamo arrivati in una grande piazza, piena di macerie e detriti con la bellissima facciata della chiesa di San Pietro a Coppito, allora abbiamo capito che era arrivato il momento di incominciare... questi sono i miei disegni.

lunedì 5 luglio 2010

Il leone di San Pietro a Coppito, 4 luglio 2010


Permettetemi intanto di dire che ieri è stato un giorno molto commovente e straziante. La forza di una città ferita e puntellata, svuotata della sua linfa, che sopravvive ai margini di se stessa, che ha voglia di rinascere tramite persone fiere e sensate come Totò, mi sembra si possa racchiudere in questa foto che ho scattato a San Pietro a Coppito.
Seguiranno i disegni che ho appena scansionato.
ciao a tutti