martedì 28 settembre 2010
I taccuini della Carriola in mostra a Treviso
Alcune foto della splendida mostra di Carnets di Viaggio negli Spazi Bomben della Fondazione Benetton a Treviso. Alcuni spazi sono stati dedicati ai carnettisti della carriola che hanno raccontato l'Aquila attraverso i taccuini. Un ringraziamento ad Andrea Longhi promotore dell'iniziativa e ovviamente agli artisti che hanno messo a disposizione i loro materiali.
sabato 25 settembre 2010
Casa in zona rossa
mercoledì 22 settembre 2010
La Carriola a Treviso!
44 carnettisti che raccontanto viaggi e città, così ho pensato
che "Una carriola di disegni" non potesse restare fuori dalla porta.
Colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno inviato
i loro preziosi disegni e vi invito tutti al Treviso Comic Book Festival!
Andrea Longhi
lunedì 20 settembre 2010
Come il ragno...
Piccole comodità - 3: bonsai

Un bonsai sulla balaustra di cemento di un cortile dalle parti della chiesa del Carmine, una piccola comodità per lo spirito di chi abitava lì, un albero in miniatura da curare e seguire con attenzione.
La casa però ora è vuota, con gli infissi che pendono dalle finestre senza più vetri, l'ingresso difficile da distinguere dietro un intrico di puntelli, crepe su tutti i muri.
Nessuno ha più potuto curarsi del bonsai e questo si è seccato, mentre le erbacce crescono tutt'intorno al cortile.
La casa però ora è vuota, con gli infissi che pendono dalle finestre senza più vetri, l'ingresso difficile da distinguere dietro un intrico di puntelli, crepe su tutti i muri.
Nessuno ha più potuto curarsi del bonsai e questo si è seccato, mentre le erbacce crescono tutt'intorno al cortile.
martedì 14 settembre 2010
Ossa d'argento e vertebre d'oro
Smetti di tremare, Terra,
mi hai ferita e inginocchiata
Non sai che mani forti e capaci
mi hanno dato ossa d'argento e vertebre d'oro
In questo busto stretto
sta il mio corpo di pietra viva
Lo sai che io so aspettare
quindi basta tremare, Terra
ora non posso più cadere.
mi hai ferita e inginocchiata
Non sai che mani forti e capaci
mi hanno dato ossa d'argento e vertebre d'oro
In questo busto stretto
sta il mio corpo di pietra viva
Lo sai che io so aspettare
quindi basta tremare, Terra
ora non posso più cadere.
sabato 11 settembre 2010
L'Aquila - Case moderne
domenica 5 settembre 2010
Chi ben liga bun desliga

Questo mostrava di lato una tavola incisa con la scritta: "chi ben liga bun desliga". (Non so cosa significa, probabilmente qualche nostro lettore potrà aiutarci).
Le scritte più grandi TRENTO TORINO raccontano la provenienza dei generosi donatori del manufatto.
venerdì 3 settembre 2010
Una poesia per L'Aquila di Marcia Teophilo
La famosa poetessa brasiliana Marcia Theophilo, candidata al Premio Nobel per la letteratura, pochi giorni dopo il terremoto del 6 aprile 2009 ha scritto dall'Amazzonia questa poesia in italiano dedicata al popolo abruzzese. E' un onore poter ospitare sulla nostra carriola di disegni anche le sue parole.
L’Aquila
Dorme la Terra, immersa nella notte,
corpo immenso, madre,
ma lievemente insonne,
animali in riposo.
Il giorno e la notte si trovano
sotto un cielo squarciato fra terra e acqua
il corpo verde dell’Amazzonia
trema e riscopre il dolore.
Il pensiero cammina.
Spazi infiniti,
forse più del cuore,
come la pioggia bagna di lacrime terre lontane
e amori di infinito desiderio.
Malinconia spaziale,
l’acqua coi raggi del sole
si riunisce nell’altitudine
percorre con le nuvole
le distanze fra popoli.
Lucidità del cammino vegetale,
che mostra i fiumi della salvezza
gli animali lanciano il loro grido
sono forti nel mio poema verde,
i venti che sfiorano le radici
e raggiungono le voci degli uccelli
con la loro memoria sono onde
l’universo pulsa assieme.
Dall’imbrunire all’alba
sotto un cielo squarciato fra terra e acqua
al centro della Valle dell’Aterno, L’Aquila.
la brezza dell’aurora ridestata,
segnale di pericolo, di mutamento.
L’ avvolge in un intenso polverio,
e la città riscopre il dolore,
che la invade dal ventre della terra.
.
Si mescolano preghiere nel disordine,
portate dal vento, nuvole arenose
create dalle mani dell’uomo,
illogica selva di fili e pulsanti automatici
Costruiti nel ferro assieme alle macchine,
uccelli cantori impazziti
pensano con il vento e vanno le foglie,
Alberi! Io vi chiamerò per nome:
Claraybas, Maçaranduba, Jacarandà,
Pitanga, Araçà-mirì, Ibirapitanga.
E Acero Montano, Faggio, Roverella,
Quercia, Pioppo, Olmo Campestre
canteranno tutti assieme.
Marcia Theophilo, 14 Aprile 2009
Dorme la Terra, immersa nella notte,
corpo immenso, madre,
ma lievemente insonne,
animali in riposo.
Il giorno e la notte si trovano
sotto un cielo squarciato fra terra e acqua
il corpo verde dell’Amazzonia
trema e riscopre il dolore.
Il pensiero cammina.
Spazi infiniti,
forse più del cuore,
come la pioggia bagna di lacrime terre lontane
e amori di infinito desiderio.
Malinconia spaziale,
l’acqua coi raggi del sole
si riunisce nell’altitudine
percorre con le nuvole
le distanze fra popoli.
Lucidità del cammino vegetale,
che mostra i fiumi della salvezza
gli animali lanciano il loro grido
sono forti nel mio poema verde,
i venti che sfiorano le radici
e raggiungono le voci degli uccelli
con la loro memoria sono onde
l’universo pulsa assieme.
Dall’imbrunire all’alba
sotto un cielo squarciato fra terra e acqua
al centro della Valle dell’Aterno, L’Aquila.
la brezza dell’aurora ridestata,
segnale di pericolo, di mutamento.
L’ avvolge in un intenso polverio,
e la città riscopre il dolore,
che la invade dal ventre della terra.
.
Si mescolano preghiere nel disordine,
portate dal vento, nuvole arenose
create dalle mani dell’uomo,
illogica selva di fili e pulsanti automatici
Costruiti nel ferro assieme alle macchine,
uccelli cantori impazziti
pensano con il vento e vanno le foglie,
Alberi! Io vi chiamerò per nome:
Claraybas, Maçaranduba, Jacarandà,
Pitanga, Araçà-mirì, Ibirapitanga.
E Acero Montano, Faggio, Roverella,
Quercia, Pioppo, Olmo Campestre
canteranno tutti assieme.
Marcia Theophilo, 14 Aprile 2009
giovedì 2 settembre 2010
Rimandato l'evento del 5 a L'Aquila
Alla luce delle notizie delle ultime ore, che vedono il perdurare dell'allarme per le scosse sisimiche a L'Aquila e dintorni e un prolungamento di altre 48 ore dell'ordinanza sindacale di chiusura di tutte le aree del centro storico e dei centri storici delle frazioni, sentendo i Vigili del Fuoco, gli amici aquilani impegnati con noi per organizzare la giornata di domenica, abbiamo deciso di annullare l'evento di domenica 5 settembre e di rinviare l'appuntamento alla prima o alla seconda domenica di ottobre, comunque in una data ancora da decidere.
Comunicheremo quanto prima la data dell'evento nella speranza che la situazione nelle zone migliori e che la gente torni a godere della relativa tranquillità che c'era fino a qualche giorno fa. Speriamo che queste scosse servano almeno a ricordare all'Italia che a L'Aquila e nei paesi vicini solo un terzo della popolazione è "al sicuro" e che lo stato del patrimonio storico e artistico peggiora scossa dopo scossa.
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