
Un bonsai sulla balaustra di cemento di un cortile dalle parti della chiesa del Carmine, una piccola comodità per lo spirito di chi abitava lì, un albero in miniatura da curare e seguire con attenzione.
La casa però ora è vuota, con gli infissi che pendono dalle finestre senza più vetri, l'ingresso difficile da distinguere dietro un intrico di puntelli, crepe su tutti i muri.
Nessuno ha più potuto curarsi del bonsai e questo si è seccato, mentre le erbacce crescono tutt'intorno al cortile.
La casa però ora è vuota, con gli infissi che pendono dalle finestre senza più vetri, l'ingresso difficile da distinguere dietro un intrico di puntelli, crepe su tutti i muri.
Nessuno ha più potuto curarsi del bonsai e questo si è seccato, mentre le erbacce crescono tutt'intorno al cortile.
Che peccato. Invece i due bonsai di mia madre, curatissimi e coccolatissimi, sono stati recuperati una settimana dopo il terremoto, portati a Francavilla un po' malandati e per fortuna si sono ripresi. La speranza è anche questa.
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