giovedì 13 gennaio 2011

LA BELLA ADDORMENTATA: L'AQUILA

Una volta le mamme e le nonne raccontavano fiabe ai loro bimbi. Si raccontava di principesse e principi, re e regine, castelli incantati dove, grazie alle fate e alle magie si scioglievano i sortilegi e alla fine tutti continuavano la loro vita “felici e contenti”.

Non so se succede ancora, non sono mamma, non sono nonna, ma spero proprio di sì.
E comunque voglio raccontarvi una storia dei nostri giorni.

Nel nostro paese esiste una Bella addormentata che, silenziosa, si trova in questa condizione da quasi due anni.

Nella favola della nostra infanzia il castello della principessa addormentata, veniva ricoperto da un intricata vegetazione che lo nascondeva agli occhi dei viandanti. Ma un principe, per una magia, riuscì a vederlo e coraggiosamente passò tra i fitti rami del bosco riuscendo infine a svegliare la principessa con il suo amore e... ovviamente vissero felici e contenti.

Anche nella mia storia la vegetazione rigogliosa sta coprendo la Bella , anzi a primavera se non si farà qualcosa aumenterà rapidamente.
In questa storia non possiamo sperare nell’intervento di fate e magie, bisogna indicare la giusta via al nostro eroe.

Ma quale eroe?

Non vedo principi, vedo un nero cavaliere circondato da cortigiani e staffieri corrotti e bugiardi. Vedo , vagare qua e là, altri cavalieri, ma questi sono un po’ male in arnese e i loro vessilli hanno un colore incerto. Addirittura sembra che un giorno siano di un colore e il giorno dopo di un altro, così come gli stemmi. Girano su striminziti ronzini e vivono alla giornata senza grande coraggio.

E allora come fare per svegliare la Bella Principessa?

Per i sudditi del castello è ora di cercare un principe, bello e coraggioso, che la aiuti ad uscire dal suo torpore, e se non è proprio principe, ma solo barone o conte, gettategli sulle spalle un mantello turchino e promuovetelo sul campo Principe Azzurro.

Anzi vi dico di più, prendetene 10, 100 , 1000 di questi principi, perché sicuramente a ben cercare li troverete e chi potrà e vorrà andrà con loro. Poi tutti insieme li accompagneremo e li aiuteremo a distruggere la vegetazione che è cresciuta per nascondere quello che invece non deve essere celato e finalmente sveglieremo la Bella addormentata.

Ma per carità fate presto!

Per l’amata fanciulla potrebbero essere fatali altri mesi di sonno, come quelli appena passati.

Facciamo finire anche questa storia con un lieto fine.

Facciamo in modo che la Principessa ritorni bella e vitale come è sempre stata!

6 commenti:

  1. Amo la natura, amo persino le erbacce, per la loro tenacia; di solito le vedo come un segno di speranza. Questo è l'unico caso in cui mi ritrovo a odiare qualcosa di verde.

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  2. sono d'accordo con te. Dopo averle viste, queste piante, ci penso sempre e vorrei tornare con un potente diserbante

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  3. Quando le erbe invadono una città è segno che l'uomo non c'è. le radici penetrano, aprono la via all'acqua, e come se L'Aquila ne avesse bisogno, intaccano i muri e allargano le crepe...se l'uomo mettesse altrettanta buona volontà ed energia di quanta ne mettono delle umili piante senza cervello, per crescere e crearsi uno spazio vitale, nessun problema sarebbe irrisolto. La natura ci insegna le infinite vie che l'energia vitale può prendere.Bella metafora, Angela...

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  4. Il disegno mi ha fatto immaginare l'acqua che scorre lungo gli scalini e dopo l'acqua un pallido sole e i semi e gli steli d'erba via via che germogliano...bello sarebbe non fosse una città.
    Sembra il degrado lento e inesorabile dei secoli..
    Bello il disegno, brutta la situazione però...
    Sandro

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  5. Se non fosse per la tragicità della situazione, ti direi che il disegno è incantevole e molto romantico.
    Ma la realtà è un'altra. Questo è un brutto segno di degrado e di abbandono. La gente DEVE sapere che siete stati abbandonati e la città rischia di venire sopraffatta dalla natura e dalla vegetazione, mentre il cavaliere nero se la spassa nelle sue notti di follia!
    Credo però che qualcosa si stia muovendo e il cavaliere presto verrà lasciato solo.....o almeno lo speriamo tutti!!
    Forza ragazzi, vedrete che dietro l'angolo ci sarà un raggio di sole per voi. Vi stimo per la vostra tenacia, sembrate sardi! Tenete duro!
    Un abbraccio dalla Sardegna
    Tiziana

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  6. Bravi!! Mi piace ciò che fate!! :-))

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