lunedì 26 luglio 2010

Piazza Duomo, monumento alle vittime del sisma


Eravamo in Piazza Duomo, ieri,sotto un cielo di zaffiro,ad aspettare i due Vigili del fuoco che erano andati a Messa. Bello pensare che c'è ancora chi si affida con fiducia a Qualcuno più in alto della nostra umana piccolezza.
Nell'attesa, il sole batteva su un grumo bianchissimo di pietra, il monumento alle vittime del sisma del 6 aprile.
Un altro pugno nello stomaco, come se ce ne fosse bisogno...Eppure nella sua bruttezza e nel suo stile vecchio e ridondante, ho colto la partecipazione dello scultore all'orrore del terremoto e allo strazio, al terrore impotente delle persone imprigionate e uccise proprio da ciò che doveva proteggerle: la loro casa.
Forse però non ce n'era bisogno. L'Aquila racconta tutto questo da ogni muro, da ogni crepa.

2 commenti:

  1. L'ho visto prima dell'acquerello ed era già perfetto, adesso è magnifico.

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  2. Anch'io ritengo che quel monumento oltre che bruttissimo è davvero inutile. Nel dramma colossale che il terremoto ha creato, a questo punto dopo un anno e mezzo, quello che è indispensabile è una grande capacità di sintesi e pragmatismo destinato esclusivamente alla ricomposizione, alla ricostruzione e al doveroso reinvestimento di materiali e capitali. Questo è il vero impegno indispensabile per "non dimenticare". Quella statua, così come molte parole espresse dai nostri capi di stato sono inutile retorica.

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