giovedì 8 luglio 2010

Santa Maria di Collemaggio


Quando siamo arrivati a Collemaggio la sensazione era di esultanza: la facciata era perfetta, miracolosamente splendida e senza una crepa. Ma non era crollata la volta? E infatti... entrare è stato stupefacente. Metà della Basilica è lì, in piedi, se pure i pilastri sono fasciati come pazienti ingessati in ortopedia. Poi, una grande luce piove dall'alto, e ti rendi conto che la cupola e i due possenti pilastri non ci sono più. Al loro posto è subentrata un'installazione contemporanea, di grande fascino, fatta di trasparenze e acciaio. I rinforzi di tubi innocenti sotto le arcate gotiche hanno attratto la mia attenzione: la forza di pietra dei secoli sostenuta dalla tecnica moderna in un gioco di linee molto intrigante. La luce che piove dalla copertura trasparente fa risaltare le ombre interne della navata.

2 commenti:

  1. Spero quanto prima di passare una giornata insieme a voi a L'Aquila per testimoniare con i miei disegni com'è oggi la città.

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  2. Grazie, ti terremo informato da queste pagine, stiamo organizzando una giornata evento cercando di contattare più disegnatori possibile da tutta Italia, un giorno a disegnare la città, fuori e dentro la zona rossa

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