lunedì 26 luglio 2010

Utopia aquilana

Questa immagine è un particolare estratto dalla serie di incisioni chiamata "Carceri d'invenzione" dell'artista G.B.Piranesi.
Ho estratto e riprodotto alcuni particolari significativi che per me hanno una stretta somiglianza con la realtà aquilana. L'architetto-incisore con immaginazione e libertà scenografica inventa spazi monumentali molto articolati, che spesso mostrano nel disegno incoerenze costruttive giustificabili solo nella necessità stessa di preservare la freschezza dell'idea primaria.
Così con un segno rapido ed ermetico egli esalta particolari che dovrebbero essere secondari alla figurazione rappresentata. Viene messa in secondo ordine la costruzione architettonica stessa e di conseguenza i protagonisti sono: passerelle sospese, scale senza fine, corde, travi, cancellate,
catene che annientano la pulizia delle linee architettoniche.
L'utopia presente nello sguardo "Piranesiano" riguardo l'architettura sembra essersi materializzata qui all'Aquila dove si cammina per ore da un cantiere all'altro. Nelle strade si osservano quantità notevoli di tubi innocenti, travature lignee di sostegno e rinforzo, cavi, tiranti, che applicati sulle superfici vanno a costituire la corazza e la prigione dell'architettura stessa. Mi chiedo quale utopia ricostruttiva possa riportare la città ad essere ripopolata e a superare lo sfacelo di un ex abitato così malmesso e ferito.

1 commento:

  1. I tuoi disegni rappresentano bene lo stato d'animo di chi vede per la prima volta il dramma di una città negata al mondo e a se stessa.

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